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Guardia del corpo - Recensione

10/04/2013 | Recensioni |
Guardia del corpo - Recensione

È ormai uno dei classici cinematografici più famosi, apprezzati e ricordati dal grande pubblico, il film Guardia del corpo (1992) che, sulle note della famosa colonna sonora I will always love you, racconta la storia d’amore tra un bodyguard professionista, dal volto di Kevin Costner, e una cantante di successo, interpretata dalla vera superstar Whitney Houston (scomparsa nel febbraio 2012), che con questa performance e la sua potente voce lascia un’impronta indelebile nel mondo della musica e del cinema.

Kevin Costner è Frank Farmer, ex agente dei servizi segreti. Whitney Houston è Rachel Marron, una famosa cantante. Frank viene ingaggiato a difesa della rockstar quando Rachel inizia a ricevere lettere minatorie da parte di uno stalker, ossessionato da lei. L’amore che nasce tra i due, tormentato dal tentativo di tenere separati lavoro e vita privata, è scontato e domina sull’aspetto thriller a tal punto da rendere la pellicola un vero e proprio romance. Il genere thriller infatti fa da cornice ad una storia d’amore prevedibile, ma sempre piacevole da rivedere, soprattutto per gli appassionati del genere romantico.
 
Nonostante i limiti nell’intreccio e nella sceneggiatura, il successo di Guardia del corpo è principalmente legato ai volti giovani dei due protagonisti e ad una delle colonne sonore più vendute di sempre. I will always love you, canzone cantata dalla stessa Houston, è solo uno dei famosi singoli che accompagnano la pellicola (tra gli altri: I have nothing e Run to you), tutti appartenenti a quello stesso disco venduto in milioni di copie che si è rivelato uno dei più grandi successi della stessa cantante.
 
Nella sua breve carriera cinematografica, Whitney Houston, nell’interpretare se stessa, una star che deve fare i conti con tutte le conseguenze positive e negative che il successo comporta, supera la prova d’attrice e resta impressa nell’immaginario collettivo al fianco del Premio Oscar Kevin Costner (Balla coi lupi del 1990), il cui volto giovane e affascinante ricopre perfettamente il ruolo della seria guardia del corpo, che finisce per lottare contro i propri sentimenti per mantenere la propria professionalità. La coppia di protagonisti funziona sul grande schermo e la storia d’amore resta tra le più romantiche mai raccontate.

Per chi è nello stato d’animo giusto, perché non bearsi di romantici sentimenti? In fondo, per uno spettatore, il cinema è proprio questo: decidere di impiegare il proprio tempo nel fruire di grandi e piacevoli emozioni. 
 

Elisa Cuozzo

 


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